Parafrasando Ned Rorem: La musica è l’unica arte che evoca la nostalgia per il futuro; per poter durare, deve essere rinnovata all’infinito. Così, come promesso qui, eccomi di ritorno dal Sónar Festival a raccontarvi anche l’edizione 2014.
Si svolge ogni anno dal 1994, a giugno. E’ riconosciuto come uno dei più lungimiranti e innovativi festival al mondo e mette insieme, in un perfetto bilanciamento, artisti affermati e giovani talenti provenienti dall’industria musicale ed audiovisiva. Un’affascinante meltin’ pot che combina musica, arte multimediale, creatività, tecnologia e business, oltre a migliaia di visitatori e professionisti provenienti da tutto il mondo. Una realtà ormai consolidata in grado di ampliare i confini artistici e culturali di Barcellona.
Per comprendere la portata di quest’evento basta citare una piccola parte dei Grandi della musica che hanno solcato gli stage del Sónar negli ultimi anni: Laurent Garnier, Daft Punk, Roger Sanchez, Pet Shop Boys, Björk, Massive Attack, The Chemical Brothers, Carl Cox, Masters At Work, Sonic Youth, M.I.A, De La Soul, LCD Soundsystem, Scissors Sisters, Beastie Boys, Justice, Animal Collective, Hot Chip, New Order, The Roots, Fatboy Slim.
Per chi lavora nel turismo l’estate non è esattamente il periodo più rilassante dell’anno, per cui ho escogitato un metodo per ricaricare le batterie e affrontare il periodo più caldo dei 12 mesi con un pizzico di serenità in più: uno short break a Barcellona, la città di Gaudì, della Paella, ed evidentemente del Sónar. Così tra spiagge e tapas sono passato dalle ultime 5 edizioni di questo splendido evento. E quello che più affascina è la capacità di rinnovarsi (e soprattutto innovarsi) ogni anno. Quest’anno, però, baciato da Tiche, il posto era in prima fila.
La storia è questa: qualche settimana fa inizio a seguire la pagina Facebook del Sónar (e mi iscrivo così per caso ad un concorso per vincere due biglietti), pianifico il mio viaggio a Barcellona, come ogni anno appunto dal 2009, compro il biglietto aereo e poi, poco prima di prenotare l’hotel ricevo una simpatica email dal titolo: “Sónar Official Facebook Competition: and the winner is… YOU!”. In pratica 3 notti in un bellissimo hotel in Plaça d’Espanya e pass gratuiti per accedere a concerti, installazioni, convention ed aree pro in tutte le venue e per tutta la durata del festival. Una simpatica visione di insieme, dall’interno, che permette di scoprire quegli aspetti gestionali che rendono possibile l’organizzazione di un evento che si è ormai esteso a livello mondiale, fino a coprire 8 diverse location e che continua a registrare numeri incredibili. Ecco quelli di Barcellona:
- 3 giorni di eventi;
- 155 concerti: dall’elettronica alla cumbia, dal grime alla bass music;
- 2 venue: Fiera del Montjuïc che ospita il Sónar de Dia con i suoi concerti, installazioni ed aree congressuali e Fiera Gran Via dell’Hospitalet che ospita il Sónar de Noche per continuare la festa a ritmo di musica e new media art;
- 109.000 visitatori da oltre 90 paesi;
- 52.000 spettatori al Sónar de Dia che confermano la formula vincente di questo format;
- oltre 3.500 professionisti registrati al Sónar+D, l’area congressuale del festival ;
- più di 1.000 giornalisti accreditati;
Infine una line-up fatta di energia e passione:
- I fondatori del trip hop, i Massive Attack, in première mondiale con il nuovo spettacolo che ha rappresentato e rappresenterà i più recenti sviluppi nella ricerca audiovisiva, di propaganda politica e influenza tecnologia;
- i leggendari Chic, gruppo storico della tradizione disco di tutti i tempi, insieme al carismatico leader Nile Rodgers reduce dall’esito mondiale di “Get Lucky”;
- Neneh Cherry, cantante e musicista al di fuori delle etichette che ha messo insieme hip-hop, funk, tastiere morbide e atmosfere suadenti;
- Röyksopp in sodalizio con Robyn, che hanno presentato un’eccezionale show electro-pop;
- la nuova stella nascente del pop Danese Mø;
- Richie Hawtin, il nome più rappresentativo della musica elettronica contemporanea;
- Likke Li, cantautrice svedese che presentava il suo nuovo album che segue il successo “I Follow Rivers”;
- Nils Frahm, uno dei più importanti compositori contemporanei attualmente in circolazione in grado di unire musica classica e contemporanea;
- il visual artist e musicista Carsten Nicolai che presentava l’installazione Unindisplay;
- James Murphy e 2manydjs che mixavano dischi in vinile;
- e molte altre proposte del panorama pop ed elettronico più attuale, che stanno rinnovando il linguaggio sonoro dei nostri giorni come Four Tet, Moderat, Bonobo, Caribou, James Holden, Jon Hopkins, Matmos, Woodkid, The Martínez Brothers e Forest Swords;
Oltre a questo siamo riusciti ad intervistare Georgia Taglietti, Head of Communication, International Media e PR di Sónar Festival, nonché stretta collaboratrice dei direttori del festival da vent’anni. Insomma, un bel pezzo di Sónar, che ci ha raccontato un po’ la sua storia, la storia del festival, come si è sviluppato anche intorno alla sua città principale e quale la visione verso il futuro.