Questa installazione vuole essere un manifesto della trasversalità e dell’alto grado di innovazione dello studio Buro Happold Engineering che, grazie alla collaborazione con Mamou-Mani Architects, ha concepito questo segno distintivo capace di collegare visivamente gli ingressi dei due uffici dello studio di ingegneria posti al civico 17 e 71 di Newman Street, Londra.
Wooden Waves è stata realizzata in The FabPub di Londra, fucina dell’artigianato 2.0 dove tra laser cutter e stampanti 3d ogni creativo si può sbizzarrire calandosi nei panni di un maker. Quest’opera è il risultato di numerose prove e prototipi volti ad ottenere la migliore curvatura gradevole alla vista e, allo stesso tempo, rispondere a necessità funzionali.
I principali materiali dell’installazione sono due: legno e luce. Il legno, in fogli di compensato, si sviluppa in una serie di sezioni sinuose una in continuità con l’altra. Questa geometria è stata modellata attraverso un software parametrico che ha permesso la formazione di un reticolo di cerniere; tale modello rende le sezioni lignee una solidale all’altra, evitando così l’utilizzo di particolari strutture di sostegno. I moduli sono stati generati attraverso un processo digitale chiamato “ottimizzazione topologica” in cui ogni forza e peso vengono valutati in modo tale da poter ridurre all’essenziale il materiale necessario. L’essenzialità viene adottata anche per il montaggio: infatti le sagome sono connesse una all’altra attraverso incastri maschio-femmina senza l’uso di colla.
La luce invece si diffonde in raggi vellutati attraverso i tagli presenti sulle sezioni lignee, ottenendo un effetto caldo e materico. Questa tessitura, posta sul soffitto, è anche in grado di assorbire i rumori rendendo così più confortevoli gli ambienti.
Wooden waves è un bell’esempio di come un pezzo di design possa essere non solo piacevole esteticamente ma anche apportare un miglioramento della qualità dell’abitare. Per valutare la mia opinione vi lascio con la gallery qui sotto oppure ci vediamo a Londra!
