Architetti di tutto il mondo unitevi, sta arrivando nelle sale qualcosa per voi. Ma anche per tutti gli altri, quelli che non si può non aver amato qualche casa nel bosco, sugli alberi, sulla cascata di Mr. Van Der Rohe, uno dell’olimpo dell’architettura di sempre.
Arriverà – ma il quando non è dato ancora sapersi – nei cinema la storia su una delle relazioni, mai del tutto confermate né mai del tutto smentite, che ha dato vita ad una delle opere più affascinanti dell’architetto: la Farnsworth House, la casa di vetro.
Fu la dottoressa nefrologa Farnsworth che commissionò a Van Der Rohe, incontrato per caso durante una festa, una casa di villeggiatura da utilizzare nel weekend. Di tutta risposta, l’architetto realizzò per lei una delle sue opere più estreme, la casa con pareti solo di vetro composta da una sola, grande stanza. Degli spazi vuoti, freddi, quasi infiniti, che prendono vita in mezzo ad un’ambiente naturale.
L’abitazione fu costruita tra il 1945 e il 1951 ma ebbe una serie lunghissima di problematiche, di costi e strutturali, che portò la proprietaria a venderla ed a iniziare addirittura una lunga battaglia legale contro l’architetto tedesco a cui dava la responsabilità di tutte le problematiche.
Una storia tutt’ora con molte nebbie ed incertezze e una verità che di certo non si scoprirà mai.
Jeff Bridges e Maggie Gyllenhaal saranno i protagonisti del film di questa storia realmente accaduta che ha tutti gli ingredienti per una perfetta sceneggiatura. Non ve lo diciamo, ma sappiamo già che sarà un successo.