Dall’altra parte della Manica hanno deciso di combattere la Brexit a colpi di creatività. Fosse per esorcizzare i guai del recente referendum o fosse per la nuova aria che tira nella capitale Inglese, la novità a noi piace moltissimo, anche se prende ispirazione diretta da casa nostra. Si chiama London Design Biennale, un nuovo format per celebrare il Design esplicitamente ispirato alla Biennale veneziana e partito direttamente da un summit virtuale sul portale Dezeen.
Certo, noi in Italia abbiamo – e ne siamo molto gelosi – il nostro Salone del Mobile, ma anche Londra amplia la sua attenzione al Design legando al London Design Festival, dal 17 al 25 settembre, questa prima edizione di Biennale. Oltre alle 400 anteprime e agli eventi spalmati su tutta la città, dallo scivolo più lungo al mondo di Carsten Holler ai 40 eventi ‘Design Trail’ dedicati a David Bowie, Londra raddoppia le aspettative con un nuovo appuntamento che raccoglie istituzioni pubbliche e private di 30 paesi diversi tra le sale della Somerset House, l’ex palazzo governativo convertito in sede espositiva.
Il tema della prima edizione è tanto affascinante quanto ambizioso: Utopia by Design, complice l’anniversario dei 500 anni dalla pubblicazione del grande classico “Utopia” di Thomas Moore. A sceglierlo Christopher Turner, ex direttore della rivista Icon e nominato primo curatore della nuova Biennale.
Cosa vedremo? Moltissime istallazioni e progetti a carattere sociale che tratteranno temi di sostenibilità, flussi migratori, inquinamento, urbanesimo e uguaglianza, perché “il design ha una capacità esemplare di far discutere, svelare alternative e dare forma tangibile a processi virtuosi”, parola di curatore. Padrone di casa Inghilterra sarà il duo Edward Barber and Jay Osgerby, dall’Olanda arriverà lo studio Makkink & Bey, dalla Spagna VRPolis, dall’Africa la galleria Southern Guild e infine la nostra Italia parteciperà con il suo Triennale Design Museum e una collettiva di venti designer della giovane generazione.
Questo solo un assaggino, tutto il programma completo di allestimenti e partecipanti lo trovate qui: http://www.londondesignbiennale.com/
“Il Design migliora la vita, non è solo bello”, sembra voler ricordare questa Inghilterra che vuole a tutti i costi fare un figurone e ricordare a tutti che – Brexit a parte – ha parecchio ancora da dire quando si parla di creatività.